Prunus dulcis (Mill.) D.A. Webb

(Da: fr.wikipedia.org)
Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)
Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)
Ordine: Rosales Perleb (1826)
Famiglia: Rosaceae Juss., 1789
Genere: Prunus L.
Italiano: Mandorlo
English: Almond
Français: Amandier
Deutsch: Mandelbaum
Español: Almendo
Descrizione
Il mandorlo è un piccolo albero, caducifoglie e latifoglie, alto fino 5-7 m. Ha crescita lenta ed è molto longevo, può diventare plurisecolare. presenta la radici a fittone e fusto dapprima diritto e liscio e di colore grigio, successivamente contorto, screpolato e scuro. le foglie, lunghe fino a 12 cm, sono lanceolate e picciolate. i fiori, bianchi o leggermente rosati e con un diametro fino a 5 cm hanno 5 sepali, 5 petali, 40 stami (disposti su tre verticilli) e un pistillo con ovario semi-infero. I fiori sbocciano all'inizio della primavera; è tra le fioriture più precoci e dove il clima sia mite, anche tra gennaio e febbraio. il frutto è una drupa contenente, la mandorla, cioè il seme con guscio legnoso ricoperto da un mallo verde. le mandorle si raccolgono in settembre-agosto a seconda delle cultivar. L'albero viene coltivato per il suo seme, la mandorla. Di alcune varietà di mandorlo si utilizzano anche il legno e gli endocarpi che, ridotti in cenere, vengono sfruttati nell'industria dei saponi e delle liscivie. dopo la raccolta la mandorla viene pulita dal mallo che ricopre il guscio legnoso e fatta asciugare al sole, l'essiccazione consente la conservazione anche per lunghi periodi e la commercializzazione. Alcune delle varietà sono autosterili, quindi per avere la fruttificazione occorre impiantare, o avere presenti, almeno due varietà diverse per l'impollinazione. Precisazione: due piante innestate con la stessa varietà sono lo stesso clone e quindi non sono varietà diverse. alcune varietà sono parzialmente autofertili e con una sola varietà la produzione sarebbe limitata, quindi si avvantaggiano comunque dell'impollinazione incrociata (entro qualche decina di metri tra altre varietà). A seconda delle caratteristiche della mandorla, si distinguono le seguenti varietà: amara, i cui semi contengono acido cianidrico; dulcis, i cui semi sono utilizzati nell'alimentazione, nell'industria dolciaria e per l'estrazione dell'olio di mandorla officinale; fragilis (o sticciamani), con seme dolce, ma endocarpo non legnoso. Elenco di alcune cultivar più comuni (quelle tardive fioriscono a marzo): autofertili a fioritura tardiva: Filippo Ceo, Genco, Tuono, Supernova - autosterili a fioritura tardiva: Ferragnes, Fra Giulio, Falsa Barese. Altre sono: Fascionello, Ferraduel, Jordanolo, Pizzuta d’Avola. Il frutto del mandorlo selvatico contiene glucoside amigdalina, che si trasforma nel mortale acido cianidrico in seguito a danni al seme. Dopo la coltivazione e l'addomesticamento, le mandorle divennero commestibili: senza dubbio venivano arrostite per eliminarne la tossicità. Invece le mandorle domestiche non sono tossiche; Jared Diamond ritiene che una mutazione genetica ha determinato la scomparsa del glucoside amigdalina; questi esemplari mutanti sono stati coltivati da antichi agricoltori. Secondo alcuni studiosi, le mandorle furono uno dei primi alberi da frutto a essere coltivati grazie all'abilità dei frutticoltori a selezionare i frutti. Così a dispetto del fatto che questa pianta non si presta alla propagazione tramite pollone o tramite talea, esso doveva essere stato addomesticato perfino prima dell'invenzione dell'innesto." I mandorli domestici appaiono nella prima parte dell'Età del bronzo (3000-2000 a.C.). Un esempio archeologico di mandorlo sono i frutti trovati nella tomba di Tutankamon in Egitto (circa 1325 a.C.), probabilmente importate dal Levante.
Diffusione
Nativo dell'Asia sud-occidentale. La forma domestica può maturare i frutti anche al nord delle Isole Britanniche. Il mandorlo selvatico cresce nel Mediterraneo orientale e nel Levante; i mandorli sono stati coltivati inizialmente proprio in questa regione. Venne introdotto in Sicilia dai Fenici dalla Grecia (i romani lo chiamavano "noce greca"), dopodiché si diffuse in Francia, Spagna e quasi tutti i paesi del Mediterraneo.
Sinonimi
= Amygdalus communis L. = Prunus amygdalus Batsch.
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Stato: Spain |
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